Veronica Frosi e il sogno delle Paralimpiadi di Tokyo 2020

3 MIN 8 Maggio 2019

Una vita fatta di sport, grinta e determinazione, con al fianco un tifoso d’eccezione come Alex Zanardi.

 

Volontà, grinta e determinazione. Sono queste le caratteristiche con le quali Veronica Frosi, giovane atleta, supportata dall’associazione Obiettivo 3 di Alex Zanardi e dal nuovo progetto Cetilar Performance, ama descrivere lo spirito con cui affronta le sfide sportive e personali.

L’entusiasmo Veronica è contagioso, tanto che venerdì 3 maggio è riuscita a trasmettere la sua carica positiva anche ai partecipanti della sesta edizione della Cetilar Run di Parma, la corsa organizzata da Cus Parma, in collaborazione con Pharmanutra e con il patrocinio di Comune e Università di Parma. Per l’evento, Veronica è stata ospite d’eccezione presso la pagoda bianca e blu Cetilar®, dove ci ha raccontato qualcosa in più su di sé e la sua storia.

 

Forza di volontà e grandi sogni: la strada di Veronica verso Tokyo 2020

Veronica Frosi ha una meravigliosa storia da raccontare, fatta di passione e forza d’animo, di una volontà che ti permette di superare ogni ostacolo e di credere fino in fondo nei sogni, anche quando il sogno è quello di qualificarsi alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. Veronica ha appena 18 anni e con papà Giuseppe, mamma Anna e la sorellina Valentina (la sua fan numero uno!) vive a Parma, dove frequenta il quarto anno del liceo artistico.

Non ci sono sfide che Veronica non abbia saputo affrontare nella propria vita, tanto da riuscire a trasformare la sua disabilità in un punto di forza. Nello sport infatti, Veronica ha saputo trovare la motivazione giusta per fare di un apparente limite il punto di partenza per costruire un futuro importante e da un paio d’anni, grazie alla sua grinta, sta ottenendo dei grandi risultati in handbike.

 

L’incontro di Veronica con Obiettivo 3

A soli 16 anni, la sua energia è stata notata dal pluricampione Alex Zanardi, che, dopo averla incontrata, non ha avuto dubbi nell’inserirla nel team di atleti di Obiettivo 3. L’associazione nasce con l’intento di sostenere le persone con disabilità che desiderano intraprendere un’attività sportiva. Tutto questo non solo offrendo agli atleti la competenza e il supporto di preparatori professionisti, ma anche un aiuto concreto ed economico, che li aiuti a superare quelle barriere rappresentate spesso dal semplice acquisto degli ausili sportivi necessari.

All’interno di questo contesto si sviluppa la collaborazione tra Obiettivo 3 e Cetilar Performance, che supporterà il team di Zanardi con l’acquisto di tre nuove handbike e un contributo economico a sostegno dei costi di partecipazione alle manifestazioni sportive. Tanti gli obiettivi futuri di questo progetto, primo fra tutti individuare tre atleti da portare alle prossime Paralimpiadi di Tokyo 2020. Tra gli atleti che sognano Tokyo c’è anche Veronica Frosi. Di questo e di molto altro abbiamo avuto modo di parlare, durante la Cetilar Run Parma 2019, con la promettente atleta…

 

Sei giovanissima e hai già ottenuto importanti risultati sportivi. Cosa significa per te lo sport e come è iniziata la tua avventura con O3?

“Nonostante la mia disabilità, ho cominciato a fare sport fin da piccola, prima con il nuoto, poi con l’equitazione, che ho praticato per circa otto anni. Quando ho smesso di andare a cavallo mi sono un po’ abbattuta, ma grazie a mia madre ho avuto la possibilità di conoscere Alex Zanardi e il suo progetto Obiettivo 3.
Ricordo come se fosse ieri il giorno delle selezioni, avvenute a maggio 2017 a Maniago (Pn), in occasione di una gara di Coppa del Mondo, dove ho incontrato per la prima volta Alex Zanardi e il suo team. Sono stata la prima a fare le selezioni, all’epoca avevo 16 anni ed ero, e sono tuttora, la più piccola del gruppo. Un gruppo che è cresciuto tanto, anche grazie all’entusiasmo travolgente di Alex: siamo partiti in 5 e adesso siamo più di 50 atleti”.

Solitamente come e quanto ti alleni durante la settimana?

“Tenendo conto che sono ancora alle superiori, la mattina sono sempre impegnata a scuola. Quindi mi alleno il pomeriggio 3-4 volte a settimana in un percorso chiuso in handbike e 2 volte a settimana in palestra”.

Che consiglio daresti ai giovani con disabilità che vogliono avvicinarsi al mondo dello sport?

“Il mio motto di vita rispetto alle sfide di ogni giorno è «Non abbatterti ma abbattile!». Quindi il mio consiglio è di non fermarsi mai al primo ostacolo. Obiettivo3 può dare un sostegno fondamentale ai giovani che vogliono intraprendere un’attività sportiva, eliminando e aggirando molti degli ostacoli che si possono trovare sul cammino”.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi sportivi e i tuoi sogni nel cassetto per il futuro?

“Le mie prossime gare sono a Misano il 19 maggio e a Bassano del Grappa il 23 e il 24 giugno. Mi aspetta un grande impegno sportivo nei due giorni di gara dei Campionati Italiani Assoluti, perché gareggio per mantenere la maglia tricolore. Ma il mio grande sogno nel cassetto è quello di arrivare alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. Speriamo si avveri, io ce la sto mettendo tutta. Incrociamo le dita!”.

 

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