La rinascita del Parma Calcio

4 MIN 4 Dicembre 2019

Guardando alle ultime stagioni dei crociati si scopre un percorso avvincente e incredibile, partito da un disastro sportivo e culminato con la rinascita della società emiliana.

 

Il solstizio d’estate è il giorno col maggior numero di ore di luce dell’anno, e sancisce l’arrivo di più sole, più luce, più vita.
Il giorno dopo il solstizio estivo del 2015, su Parma, invece, cala il buio: il fallimento della società condanna i crociati alla serie dilettantistica, dopo quasi 50 anni di professionismo.
Ma 102 anni di storia, campioni e trofei non possono essere spazzati via in sol colpo da feroci dinamiche economiche. Quando si tocca il fondo non si può far altro che risalire. Alla discesa nell’inferno, non può che seguire la rinascita del Parma Calcio.

Nuovi inizi, vecchie conoscenze

Ogni barca ha bisogno di un Capitano per navigare fuori da cattive acque, e il Parma Calcio il suo ce lo ha già, l’unico superstite della squadra: Alessandro Lucarelli viene da una città di mare, Livorno, ma Parma è la sua casa da 7 anni. 

Al comando della dirigenza si insedia la Nuovo Inizio srl insieme alla Parma Partecipazioni Calcistiche, con eroi dello storico Parma degli anni ’90 che si uniscono alla causa: Nevio Scala, ex allenatore, ne diventa presidente, e gli ex calciatori Apolloni, Minotti e Pizzi ricoprono i ruoli di allenatore e membri dello staff tecnico. Le prime giornate di campionato vedono il Parma mostrare grande grinta e voglia di riscatto, e partita dopo partita i ducali macinano gol e vittorie, facendo capire a tutti dove vogliono arrivare – anzi, tornare. I tifosi accorrono numerosi a sostenere la propria squadra, che ammazza il campionato e conquista la promozione con tre turni d’anticipo in un Tardini strapieno e in festa. È il 17 aprile 2016, e dal buio del 22 giugno precedente, si inizia a intravedere la luce.

Il cammino in Lega Pro sotto mister D’Aversa

A questo giro il passaggio di categoria si fa sentire, e già a novembre la panchina vede mister Roberto D’Aversa prendere il posto di Apolloni. Nonostante Capitan Lucarelli e compagni ogni domenica ci mettano il cuore, chiudono la stagione alle spalle del Venezia di Pippo Inzaghi. La strada per la B passa dunque dai playoff, che svoltano nella semifinale col Pordenone: le squadre sono provate dalla stagione lunghissima ed estenuante, e al 120’ la partita è ancora inchiodata sull’1-1: saranno gli undici metri a decretare la finalista. Un solo errore a testa. Si va a oltranza, e diventa una pura sfida di nervi.
Sul rigore decisivo dal dischetto si presenta il Capitano: portiere da una parte, palla dall’altra e Parma in finale. Finale che vede il Parma imporsi per 2-0 sull’Alessandria al Franchi, riabbracciando così la B dopo due soli anni dal periodo più buio della sua storia, “con i denti, dimostrando cuore e attributi”, come dice Lucarelli. “E non è ancora finita”, aggiunge.

L’ultimo atto della Rinascita del Parma

Dopo l’arrivo nella serie cadetta, la maggioranza delle quote della società viene acquisita dal gruppo cinese Desports, che si distingue per un’ottima campagna acquisti estiva volta a centrare un obiettivo che è ormai nel mirino: il ritorno nella massima serie. Questa è anche la stagione che vede Cetilar® diventare main sponsor del Parma, dopo esserne stato medical partner per ben sette anni.

il Parma Calcio ritorna in serie A

Tra tutte le categorie la Serie B è la più lunga e sfibrante, e D’Aversa decide di opporle un gioco che premia la pluralità (segnano in tantissimi), la solidità difensiva, la concretezza e la rinuncia ad accontentarsi. Lo sprint degli ultimi due mesi vede la squadra piazzarsi seconda al fotofinish.
È il 18 maggio 2018, e in meno di tre anni la missione è compiuta. Nemmeno nelle favole esistono storie così. “È più di un sogno”, sono le parole del Capitano.

La sfida più grande

Stagione 2018/19: ora che la missione è compiuta e il suo Parma è tornato nella massima serie, Alessandro Lucarelli (41 anni) decide che può appendere gli scarpini al chiodo, restando però legato alla società in qualità di club manager.

I ducali si rendono protagonisti di un girone d’andata strepitoso, a cui segue un’inevitabile flessione in quello di ritorno. L’obiettivo salvezza viene centrato, e quello che più rimane della scorsa stagione è il bel gioco espresso dai ragazzi di D’Aversa, che ormai siede sulla panchina crociata dalla serie C.

 

Quest’anno il Parma affronta una nuova sfida, godendo di una consapevolezza figlia di imprese straordinarie. Dopo aver centrato la salvezza in serie A e aver così dato ancora più senso alla sua cavalcata straordinaria, la squadra è chiamata a ripetersi, con aspettative sempre maggiori da parte non solo dei tifosi, ma degli appassionati in generale.

Aver ridato lustro a un club così storico è un’impresa nobile, a cui bisognerà dare seguito gestendo le forze tra gli infortuni, i cali fisici e le insidie che un campionato bello e difficile come la Serie A riserva per chiunque.
Tutto questo sempre a fianco di Cetilar®, che compare sulla casacca dei crociati per il terzo anno di fila in qualità di main sponsor: un legame che non può che essere sempre più forte e solido.

La rinascita del Parma Calcio è dunque una pagina d’oro del libro della storia del club (e del calcio italiano in generale), che oggi non può che farne tesoro, costruendo un futuro su basi solide e sull’eredità che le ha lasciato questo immenso miracolo sportivo.

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