Fascite plantare: sintomi, rimedi ed esercizi utili

4 MIN

La fascite plantare è una flogosi, cioè un’infiammazione, della fascia che ricopre i muscoli della pianta del piede. Il primo sintomo di questa infiammazione è il dolore, in particolare nell’area di inserzione posteriore, a livello del calcagno, e al centro della pianta del piede, con conseguente difficoltà a camminare e generale impotenza funzionale del piede.

La localizzazione del dolore è molto importante per distinguere la fascite plantare da altre infiammazione da sovraccarico che possono colpire il piede, come ad esempio la metatarsalgia.

La fascia plantare: cenni anatomici e funzionalità

La fascia plantare è costituita da tessuto connettivo fibroso organizzato longitudinalmente, che ha origine sul periostio del tubercolo calcaneare mediale, dove è più sottile. La porzione centrale più spessa della fascia plantare si estende invece in cinque bande, che circondano i tendini flessori, mentre attraversa tutte e cinque le teste metatarsali. La fascia plantare si congiunge con tutte le principali strutture del piede, a partire dal tendine di Achille, la muscolatura intrinseca, la pelle e il tessuto sottocutaneo.

Questa fascia di tessuto connettivo fibroso è essenziale per la funzionalità del piede: si pensi che è responsabile dell’assorbimento fino al 110% del peso corporeo durante la deambulazione e del 250% del peso durante la corsa. È importante notare come si deformi maggiormente durante la camminata a piedi nudi rispetto alla camminata con scarpe, per questo è fondamentale scegliere sempre calzature con un sostegno plantare adeguato se soffrite di problemi alla fascia plantare.

Cause e sintomi della fascite plantare

La fascite plantare nella maggior parte dei casi rientra nella categoria di lesioni da sovraccarico. È infatti principalmente dovuta ad uno sforzo ripetitivo che determina micro-lacerazioni della fascia plantare, ma può verificarsi anche in seguito a traumi o ad altre cause.

Tra i fattori di rischio che contribuiscono all’insorgenza della fascite plantare, troviamo:

  • Perdita della dorsi-flessione della caviglia;
  • Deformità del piede, come piede cavo o piede piatto;
  • Eccessiva pronazione dinamica del piede;
  • Attività ripetitive da impatto o da carico continuo, come stare in piedi a lungo, correre ecc.;
  • Calzata inadeguata della scarpa;
  • Problemi di peso eccessivo;
  • Diabete mellito e/o altre condizioni metaboliche;
  • Discrepanza nella lunghezza delle gambe;
  • Tensione e/o debolezza del tendine Gastrocnemio, Soleo, Tendine d’Achille e dei muscoli intrinsechi del piede.

La diagnosi di Fascite Plantare da parte del medico è basata sull’anamnesi e sull’esame fisico. I segni e i sintomi più frequenti in caso di fascite plantare sono:

  1. Dolore al tallone durante i primi passi al mattino o dopo lunghi periodi di non carico;
  2. Dolorabilità al tallone, in particolare nella zona antero-mediale;
  3. Dorsi-flessione limitata e tendine d’Achille accorciato;
  4. Può essere presente claudicazione (zoppicare) o difficoltà a camminare sulla punta dei piedi;
  5. Il dolore è solitamente peggiore a piedi nudi su superfici dure e salendo le scale;
  6. Il dolore è presente anche con la dorsi-flessione passiva di caviglia e dita (in particolare dell’alluce);

In molti casi questi sintomi si presentano a seguito ad un improvviso aumento dell’attività sportiva e/o lavorativa. In alcuni casi, il medico può decidere di avvalersi della diagnostica strumentale come radiografia, ecografia o risonanza magnetica, per escludere altre patologie correlate.

Come curare la fascite plantare: fisioterapia, rimedi ed esercizi utili

La cura per la fascite plantare nella maggior parte dei casi consiste in un trattamento conservativo, quindi svolto dal Fisioterapista. L’utilizzo di farmaci antinfiammatori può essere d’aiuto nei primi giorni per alleviare il dolore, ma non può considerarsi una soluzione definitiva.

I rimedi più utilizzati e più efficaci per risolvere il problema e tornare a camminare serenamente sono:

  • Astensione dalle attività che creano dolore (nei limiti del possibile);
  • Trattamenti di terapia manuale sulla fascia plantare e sul polpaccio;
  • Mobilizzazioni e manipolazioni articolari a carico di piede e caviglia;
  • Ciclo di Onde d’Urto;
  • Esercizi di stretching e/o di rinforzo a carico della fascia plantare, del tendine d’Achille e dei muscoli del polpaccio;
  • Eventuale utilizzo di uno specifico plantare di scarico, costruito su misura dal Podologo.

Qualora queste terapie non risultassero efficaci, per la cura della Fascite Plantare è possibile ricorrere a terapie infiltrative eseguite dal medico Ortopedico, o, nel caso in cui il dolore si sia cronicizzato, ad un intervento chirurgico risolutivo.

Esercizi per la Fascite Plantare da fare in autonomia a casa

Gli esercizi più utili comprendono lo stretching e il rinforzo della fascia plantare, del tendine d’Achille e dei muscoli del polpaccio (gastrocnemio e soleo). Bisogna prestare attenzione agli esercizi di rinforzo specifici per la fascite plantare, poiché dovrebbero inizialmente essere eseguiti sotto la supervisione del Fisioterapista, in quanto nelle fasi iniziali possono esacerbare il dolore.

Di seguito qualche esempio di esercizi per la fascia plantare che possono essere svolti in autonomia anche a casa:

 

metatarsalgia - esercizi utili - stretching polpaccio Stretching del polpaccio del tendine d’Achille
In piedi su un gradino, lasciar scendere il tallone del piede affetto da fascite verso il basso, mantenendo il ginocchio esteso. Mantenere per 40-60 secondi e ripetere per 2-3 volte. Lo stesso esercizio può essere svolto anche con il ginocchio flesso per concentrare il lavoro sul muscolo Soleo.
Automassaggio della fascia plantare con pallina da tennis
In piedi con le mani appoggiate ad una parete, posizionare una pallina da tennis sotto il centro del piede. Esercitare una leggera pressione verso il basso e massaggiare la fascia plantare, dal tallone fino alle dita, per 60 secondi. Ripetere per 3 volte.
Stretching della fascia plantare
In posizione seduta, incrociare il piede dolente sulla gamba opposta. Afferrare con la mano la parte inferiore delle dita del piede e allungarle in direzione dorsale fino a che non si percepisce una tensione a livello della fascia plantare. Mantenere questa posizione per 60-90 secondi e ripetere diverse volte durante il giorno.
Altri consigli
Rimaniamo in contatto
Iscriviti alla newsletter Cetilar, ricevi subito uno sconto del 15% da utilizzare sul tuo primo acquisto!

Iscrivendoti, accetti di ricevere le nostre newsletter e dichiari di essere maggiorenne, di aver letto l'informativa privacy e di autorizzare al trattamento dei tuoi dati per finalità di marketing.